Da una tavola rotonda tenutasi a Villacidro (VS)
L’uso della denominazione: “reality book” è recente in Italia, in internet la si trova solo dal 2008. In particolare tale argomento diviene oggetto di una tavola rotonda tenutasi a Villacidro (VS), il 19 settembre 2008, all’interno del premio letterario nazionale promosso dalla fondazione Giuseppe Dessì. Quasi contestualmente troviamo la medesima espressione, usata anche da Michelangelo Magnus (coautore e creatore insieme a Master di alcuni reality book, realizzati nel 2004-2006), per illustrare in alcuni forum, tale concetto innovativo, metodo che viene dibattuto pubblicamente, nella conferenza di presentazione del libro: “Il tesoro più nascosto”, tenutasi presso la Libreria esoterica di Milano in data 29.11.2008. Va detto che il concetto di reality book è stato inteso diversamente nelle due occasioni, nella tavola rotonda di Villa Cidro, si è detto che il reality book è un romanzo i cui personaggi entrano con il loro nome e cognome, come fossero spiati da una telecamera, che nel nostro caso, è il punto di vista del narratore. In altre parole, la differenza, rispetto al reality televisivo è che nei libri verità, il grande fratello, è lo stesso scrittore. Non si tratta di autobiografismo. Lo scrittore è anche libero di inventare tutto quello che vuole, ma alla fine comunque dovrà dichiarare che “gli eventi e i personaggi non sono frutto di invenzione e che ogni riferimento a fatti o persone reali non è del tutto casuale”. Nella conferenza di Milano Michelangelo Magnus suggerisce addirittura un nuovo modo di scrivere chiarendo che nel reality book la storia raccontata è in parte vera e solo in piccola parte fantastica. I protagonisti sono si, gli stessi autori, ma la novità consiste nel fatto che la storia non è completa, infatti, mancano ancora dei fatti reali per ultimarla, e si potrà concludere solo nella realtà. Questa parte della storia quindi non può essere scritta fino a che non si sia verificata nella realtà e verrà completata da chiunque abbia voglia di partecipare a un gioco di ruoli, che porterà il lettore a diventare esso stesso un protagonista del racconto iniziato nel libro. In parole semplici il romanzo è un occasione che permette di vivere l’avventura narrata, sia passivamente, ma volendo, anche realmente ed attivamente, qualora il lettore sia disponibile a diventare parte del gioco (nella fattispecie: una caccia al tesoro realizzata attraverso un percorso in 22 tappe, in analogia agli arcani maggiori dei tarocchi). Una storia in cui i protagonisti e gli autori si scambiano i ruoli dentro e fuori la storia, un racconto ove non è facile decifrare dove finisce la realtà ed inizia la fantasia. Un romanzo in cui i veri eroi sono gli autori, ma sopratutto i lettori. Il reality diventa quindi un genere estensibile anche al teatro, alla cinematografia, alla musica, oltre che ovviamente alla televisione. Perchè si abbia un reality in questo caso è sufficiente che la storia proposta con varie tecniche di comunicazione e/o svago, possa concludersi sempre nella realtà.